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La musica a San Giorgio di Nogaro è sempre stata una realtà culturale molto importante, testimoniata non solo dalla presenza, durante tutte le fasi storiche della post-unificazione, di una banda musicale, ma anche negli ultimi anni di una moltitudine di musicisti che in questo paese hanno ricevuto i natali, tra le sue vie hanno vissuto o hanno comunque operato.
Da fonti non recenti si apprenstoria_2de che la prima banda musicale nasceva a San Giorgio nel lontano 1966 per volontà del Barone Andriani, anche se notizie più vecchie ma meno sicure ci informano dell’esisitenza di una banda già agli inizi del XIX secolo e che questa attorno al 1826-1827 fosse la più importante della Bassa Friulana. Di questa prima esperienza bandistica, però, non si hanno ulteriori notizie, ed è quindi difficile definire per quanto tempo restò in attività.

Notizie più certe, accreditate da qualche fotografia dell’epoca, si hanno della banda che nacque nel 1892.

Questo complesso bandistico era gestito direttamente dall’Amministrazione Comunale che lo chiamò appunto “Banda Comunale di San Giorgio di Nogaro”. Si legge che questo complesso riscosse ovunque larghi successi, restando unito fino alla vigilia della Prima Guerra Mondiale.

Con l’importante sostegno economico dell’Amministrazione Comunale (come accadeva più di cent’anni prima) la “Nuova Banda Comunale di San Giorgio di Nogaro” godeva di una propria sede nell’ala sud del Municipio, una divisa tutta nuova e gli strumenti per suonare. Con il primo maestro, il carlinese Luciano Pinatto, nacque subito un corso di musica per i nuovi musicisti e per il naturale rinnovo degli stessi nel corso degli anni.

storia_1Nei suoi primi anni la banda accompagnava effettivamente le funzioni pubbliche del paese riscuotendo i primi importanti consensi nella popolazione e nelle istituzioni. Un passo importante venne fatto nel 1991 quanto la direzione artistica passò al maestro Gianni Favro.
La banda cominciava così a trasformarsi piano piano in una vera e propria orchestra di fiati, seguendo la tendenza che ormai si faceva strada in tutta Italia: una concezione moderna delle orchestre bandistiche, capaci di sfruttare l’organico e la strumentazione a disposizione per eseguire brani di musica classica, operistica e moderna.